Come ha confermato la terza edizione di Mapic Italy che si è tenuta a Milano, il futuro del retail ruoterà intorno alle high street e ai centri commerciali, che nonostante il calo delle vendite continuano a suscitare l’interesse degli investitori. A ribadirlo è anche Massimo Moretti, presidente di Cncc (Consiglio nazionale centri commerciali): «La situazione in termini di sviluppo è molto positiva con 350mila mq di Gla aperti lo scorso anno e quasi altrettanti previsti per quest’anno». E, infatti, solo nei primi tre mesi del 2018 il 50% degli investimenti retail ha riguardato proprio gli shopping center.

Sebbene l’Italia abbia rappresentato fino a oggi solo il 4% del mercato europeo, il settore è in crescita, tanto che entro la fine del 2021 sono attesi 16 nuovi centri commerciali tra cui i maggiori sono Westfield alle porte di Milano e Caselle Open mall a Torino. Tuttavia, bisogna registrare un calo nelle vendite dell’elettronica di consumo e dell’abbigliamento: motivo per cui gli shopping center puntano sul food. Come sottolinea anche Alessandro Mazzanti di Cbre, la più grande società commerciale al mondo di servizi e di investimenti nel Real Estate, i centri commerciali italiani «restano un luogo di incontro importante, ma la sfida è adeguare l’offerta alle esigenze delle persone». Senza dimenticare le vendite online, che non sostituiscono quelle off line ma che devono essere sfruttate in maniera complementare e strategica dai conduttori per trarne un vantaggio economico.